Pandemic Drawings
, 2020Pennarello su carta
30 x 30 cm ciascuno
Pandemic Drawings raccoglie centosettata disegni di volti. Realizzati un brevissimo arco di tempo, per metà con la mano destra e per metà con la sinistra. Tracciati con violenza e voracità, in preda all’ossessione di un pensiero. D’oggi. Contemporaneo. Impossibile da ignorare. Mondiale. Virale.
Quei visi sono immobili. Incomprensibili. Hanno perso la leggibilità a cui siamo abituati, la tracciabilità di silenzi, sofferenze, appagamenti e collere, attese e gioie. La riconoscibilità di un cambiamento.
Loro non mostrano niente. Alcuna vergogna. Né dolore. Sono solo sfasciati. Disgregati. Contaminati. Figli di una moltiplicazione priva di controllo, assoluta, degenerata, ritratti sul limite di una dissoluzione.
Sono pulviscolo tremendamente umano. Atrocemente indifferente. Forse la loro è la contrazione di uno stupore? Di uno sconcerto?
Quello di cui son certo è che sono uno accanto all’altro, uno dentro l’altro, ma non hanno possibilità di conoscenza, di tocco. Si sottraggono alla comprensione e ad altra consapevolezza che non sia quella di un’evitabile casuale permanenza.
Figli di un’interruzione di senso, questionano il presente.